IL SITO DEL PRESIDIO DI OPERA E' UNA CARICATURA DEI PROBLEMI LEGATI ALL'INTEGRAZIONE DEGLI IMMIGRATI NELLA SOCIETA' MODERNA.

SOTTO: LA STORIA DEL PRESIDIO DI OPERA, UN ANNO DOPO.

Dal 21 dicembre 2006 al 12 febbraio 2007 riassunta con gli articoli di giornale più significativi (spesso falsi) ed i comunicati stampa, per non dimenticare:

VERGOGNA, non possiamo permettere questo!

5 GENNAIO 2007: COMUNE E PRESIDIO, SI ORGANIZZANO LE FESTE

Il Sindaco Ramazzotti ha preannunciato festa grande a Opera il 6 gennaio in occasione del Natale ortodosso festeggiato dai rom e, per non sembrare poco sensibili alle feste, anche i presidianti hanno deciso di organizzare una serata di svago ma non razzista e discriminatoria come quella del Sindaco Ramazzotti che proclama festa grande all'interno di un campo rom dove non vi è libero accesso agli operesi.
I presidianti organizzano infatti, sempre per la serata del 6 gennaio, la festa della befana pubblicizzandola in paese e preannunciando salamelle e vin brulé.
Il presidio è sempre più numeroso e composto da gente di tutte le età, di entrambi i sessi e di varie estrazioni sociali e culturali.
Ci sono molti ragazzi, anche bambini, che hanno trascorso la vacanza invernale con i genitori e gli amici al presidio. Domani per loro sarà l'ultimo giorno di vacanza, poi il ritorno a scuola.
Il timore dei presidianti è quello che diminuisca la partecipazione a causa della ripresa delle attività lavorative e delle scuole. Anche il freddo non aiuta certo a resistere davanti alle organizzatissime forze dell'ordine che oltre a scaldarsi vicino ai bidoni con il fuoco mantengono accesi i motori dei loro mezzi per tutta la notte.
Intanto si prevede una forte affluenza per la festa della befana, alla faccia di chi non ha mai festeggiato il Natale Cristiano con gli operesi ed oggi decreta festa grande per il Natale degli Ortodossi.
Gli operesi sono sempre più indignati.

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