IL SITO DEL PRESIDIO DI OPERA E' UNA CARICATURA DEI PROBLEMI LEGATI ALL'INTEGRAZIONE DEGLI IMMIGRATI NELLA SOCIETA' MODERNA.

SOTTO: LA STORIA DEL PRESIDIO DI OPERA, UN ANNO DOPO.

Dal 21 dicembre 2006 al 12 febbraio 2007 riassunta con gli articoli di giornale più significativi (spesso falsi) ed i comunicati stampa, per non dimenticare:

VERGOGNA, non possiamo permettere questo!

20 GENNAIO 2007: ALTRO CHE RISPETTARE I PATTI...

Le istituzioni non hanno rispettato i patti non comunicando ai cittadini dove andranno i nomadi quando saranno allontanati da Opera.
Nessuno dei richiedenti era interessato alla nuova destinazione dei rom per dargli il benvenuto ma per avere la certezza che di destinazione ne avessero realmente una.
La convinzione è infatti quella che siano ancora in alto mare e che, effettivamente, di nuove destinazioni non ve ne siano.
I cittadini comunque continuano a presidiare l'area per evitare che la situazione operese si ingigantisca e, una volta allentata la guardia, si torni al viavai di rom che tentavano di entrare nel campo nei primi giorni.
Intanto viene convocato il Consiglio Comunale richiesto dai Consiglieri della Lega Nord e del Polo per Opera per sopperire alla mancanza di convocazioni da parte dell'Amministrazione.
Orario e luogo non sono però quelli che i Consiglieri di opposizione chiedevano per rendere possibile la più ampia partecipazione possibile. Ettore Fusco e Vittorio Calvi chiedono infatti che si possa usufruire della sala cinematografica alle ore 21.
Un luogo inusuale ma indispensabile per accogliere la quantità di persone certamente interessate ed un orario, le ore 21.00, che invece corrisponde a quello solitamente utilizzato per le convocazioni dei consigli comunali.
Il Sindaco risponde picche, ad entrambe le richieste, e convoca l'assemblea ad un orario piuttosto singolare.
IL COMUNICATO STAMPA DEI CITTADINI DEL PRESIDIO:
OPERA. I Cittadini del Presidio, che contestano l'insediamento del campo nomadi presso l'area circense di Opera, rilevano l'ennesimo comportamento scorretto da parte del Sindaco operese Alessandro Ramazzotti.
Chi vi scrive è il Consigliere Comunale Ettore Fusco:"Ramazzotti ha convocato su richiesta delle opposizioni - escluso il gruppo misto - un Consiglio Comunale per il 25 gennaio alle 18.30 presso la sala consiliare. I capigruppo di Lega e Polo (Ettore Fusco e Vittorio Calvi) hanno contestato sia l'orario che il locale in quanto non utili alla buona riuscita dell'evento. I consigli comunali iniziano, solitamente, alle 21 in quanto alle 18.30 gli operesi che han già finito di lavorare sono ancora in mezzo al traffico della tangenziale oppure sulla strada del rientro da Milano.
Per quanto riguarda la sede era stata chiesta la sala cinematografica al fine di accogliere maggiori cittadini interessati ma il Sindaco, con l'avallo della sua maggioranza e del gruppo misto, ha invece deciso per la piccola sala consiliare già mostratasi inadeguata ad un evento di simile portata. E' chiaro l'intento del Sindaco di non voler favorire la presenza dei cittadini che, ad oggi, ancora non sono stati informati della seduta consiliare.
Rileviamo, infatti, la totale assenza dei manifesti istituzionali che dovrebbero informare della seduta consiliare mentre erano stati affissi, in tempi da guinness dei primati, i manifesti che riguardavano i fatti del 21 dicembre (protesta cittadina culminata nel rogo delle tende) e del 19 gennaio (vertice in prefettura su spostamento campo).

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