IL SITO DEL PRESIDIO DI OPERA E' UNA CARICATURA DEI PROBLEMI LEGATI ALL'INTEGRAZIONE DEGLI IMMIGRATI NELLA SOCIETA' MODERNA.

SOTTO: LA STORIA DEL PRESIDIO DI OPERA, UN ANNO DOPO.

Dal 21 dicembre 2006 al 12 febbraio 2007 riassunta con gli articoli di giornale più significativi (spesso falsi) ed i comunicati stampa, per non dimenticare:

VERGOGNA, non possiamo permettere questo!

12 GENNAIO 2007: DOPO I MOLTI SOLLECITI FINALMENTE RAMAZZOTTI RISPONDE DECLINANDO L'INVITO ALL'INCONTRO CON I CITTADINI

Il Sindaco Ramazzotti accampa delle scuse per declinare l'invito di sabato 13 in occasione dell'assemblea pubblica al centro civico Pasolini. Intanto fervono i preparativi, i cittadini si stanno prodigando per stampare in proprio e distribuire migliaia di volantini che pubblicizzano l'evento. La macchina si è messa in moto ed all'incontro con i cittadini hanno già confermato la propria presenza alcuni esponenti di Lega Nord e Alleanza Nazionale. Tutti i rappresentanti dei cittadini sono stati invitati, dall'estrema destra all'estrema sinistra, di qualsiasi livello istituzionale che riguardi il nostro territorio. Comune, Provincia, Regione, Parlamento Italiano ed Europeo.
I due comunicati stampa con cui Ramazzotti si nega alla cittadinanza. La richiesta della sua presenza gli è giunta più di una settimana prima ed era già comprensiva dell'invito al secondo incontro in programma, la sera del 19 gennaio sempre al centro civico. Oltre quindici i giorni di preavviso per l'appuntamento del 19, data in cui la Prefettura comunicherà la nuova destinanzione dei rom che hanno promesso andranno via da Opera.
COMUNICATO N.1:
Opera (12 gennaio 2007) - All'assemblea organizzata domani dalla Lega Nord il Sindaco non parteciperà.
"Non temo il confronto - dice Alessandro Ramazzotti - tanto che fin dal Consiglio Comunale di giovedì 21 dicembre avevo chiesto ai capigruppo di aprire la seduta con una comunicazione alla città, ma proprio alcuni di loro mi hanno impedito di farlo. (mai letto niente di più falso infatti nel secondo comunicato, emesso a distanza di poche ore, sparisce questa pirlata smentibile dai Capigruppo Fusco, Padolecchia e Scaglione presenti alla riunione dei capigruppo. Se poi qualcuno gli avesse impedito di farlo allora perchè lo avrebbe fatto? Ramazzotti all'ingresso in aula apre infatti la seduta con una comunicazione alla città... da cui nasce il patatrak). Successivamente ho proposto la convocazione di un'assemblea pubblica, alla quale però devono necessariamente essere invitati amministratori pubblici di Milano e, tra questi, in particolare il vicesindaco Riccardo De Corato per far comprendere anche agli estremisti più esagitati che il progetto di Opera è assolutamente straordinario e può rappresentare un modello utile perchè le istituzioni e la politica dialoghino su un probema che, come ha suggerito lo stesso don Colmegna, va governato altrimenti se ne parde il controllo".
A tal proposito, dopo aver messo a disposizione dei cittadini un numero speciale del periodico comunale, il Sindaco ha chiesto ai suoi collaboratori di attivare tutte le forme di comunicazione necessarie per informare tempestivamente i cittadini preoccpati per l'insediamento rom sul territoripo operese.
Fra queste, oltre alle informazioni dirette, anche una sezione speciale sul sito comunale. "Intendiamo fornire ai cittadini - precisa il Sindaco - tutte le notizie che riguardano il campo rom. Le istituzioni stanno lavorando per arrivare all'appuntamento del 19 gennaio con una soluzione che permetta di smantellare nel più breve tempo possibile, e comunque entro il 31 marzo, l'insediamento di via Marcora. Accogliere l'invito provocatorio della Lega Nord e di Alleanza Nazionale non aiuta senz'altro il processo di corretta informazione che abbiamo attivato, ma rischia di alimentare inutilmente tensioni che hanno a che fare più con la propaganda che con la politica. Se avessimo preparato l'incontro insieme, sicuramente avrei dato la mia adesione, così come quella dei componenti della Giunta comunale".
Uffico stampa Comune di Opera
COMUNICATO N.2:
Opera (12 gennaio 2007) - All'assemblea voluta e organizzata dalla Lega Nord il sindaco non parteciperà.
"Quando si chiede l'intervento del Sindaco o di un assessore - spiega il primo cittadino di Opera, Alessandro Ramazzotti - si concordano tempi e modalità di partecipazione, verificandone anche la disponibilità. Nel caso dell'assemblea organizzata dal capogruppo della Lega Nord di Opera, ciò non è stato fatto, confermando il carattere strumentale dell'iniziativa. Credo sia utile - prosegue il Sindaco - un incontro con la città subito dopo il 19 gennaio, giorno in cui è previsto il vertice in Prefettura al fine di verificare le soluzioni individuate per il trasferimento del campo di prima accoglienza ospitato sul nostro territorio. Un'assemblea pubblica alla quale parteciperanno anche rappresentanti delle istituzioni milanesi. Nel frattempo, però, continueremo a mantenere informati i cittadini utilizzando tutti gli strumenti a disposizione". A tal proposito, è stata attivata una sezione del sito comunale, realizzato uno speciale sull'ultimo numero del periodico comunale, stampato un manifesto e organizzati diversi incontri con i rappresentanti dei cittadini. E' poi costante la comunicazione tramite e-mail o telefono con coloro che chiedono aggiornamenti sugli sviluppi della vicenda.
"Mi dispiace - conclude Alessandro Ramazzotti - che esponenti politici locali non siano in sintonia con gli stessi loro partiti che a Milano stanno lavorando per la buona riuscita del progetto di solidarietà e proseguano invece, una campagna forsennata e strumentale".
Ufficio stampa Comune di Opera
Un breve commento ai comunicati di Ramazzotti: partiamo dalla fine, "i politici locali non sono in sintonia con gli stessi loro partiti a Milano". La Lega Nord milanese è per gli sgomberi e non certo per lasciare alcuna baraccopoli in città. Credo Ramazzotti sappia chi è il Capogruppo meneghino del Carroccio, Matteo Salvini, e quindi potrebbe fare a meno di dire sciocchezze.
Per quanto riguarda Alleanza Nazionale, il Vicesindaco Riccardo De Corato è un assertore dello spostamento in provincia dei campi nomadi poiché Milano è al collasso e non potendo eliminare in proprio il problema pensa bene di spostarlo altrove. Ovviamente la sua posizione, non buonista e parassitaria, è condivisibile al punto tale che il suo collega di partito operese, Pino Pozzoli, propone che i rom se li tenga Milano oppure il Prefetto trovi un'altra soluzione. Non a Opera.
Per quanto riguarda poi la sua datrice di lavoro, il Sindaco milanese Letizia Moratti da cui dipende anche l'azienda AEM per cui Ramazzotti lavora, trovo ovvio che liberandosi di 70 rom, ed aprendo una nuova era di campi nomadi in provincia, sia al settimo cielo.
Del resto la Moratti è corsa all'appuntamento per festeggiare l'evento ballando con Ramazzotti e gli zingari all'oratorio di Don Renato, forse questo avrebbe dovuto far riflettere il nostro primo cittadino che dovrebbe sapere che difficilmente gli affari si fanno in due... e se la Moratti era tanto contenta forse non lo sarebbe dovuto essere lui.
Certamente non lo siamo noi cittadini di Opera.
Per quanto riguarda gli incontri pubblici Ramazzotti non accampi scuse legate alla tempistica, è stato avvisato con largo anticipo ed addirittura manca ancora una settimana al secondo incontro in programma di cui è già al corrente da dieci giorni.
Forse il Sindaco non ha capito l'importanza di relazionarsi con i propri cittadini oppure ne teme semplicemente la reazione. Probabilmente, nonostante l'ostentata sicurezza ed arroganza, ha molta paura per quello che la gente pensa di lui e dell'intera situazione. Del resto è stato lui a sputare veleno sui suoi concittadini e sui loro rappresentanti istituzionali.
Strano però... Ramazzotti infatti nel comunicato parla di "diversi incontri con i rappresentanti dei cittadini". Ma quali sono questi rappresentanti dei cittadini che incontra? come li rappresentano? qualcuno li ha eletti? Noi abbiamo il difetto di pensare che i rappresentanti dei cittadini siano quelli che il popolo elegge, quindi i consiglieri comunali. In alternativa, visto lo stato di emergenza culminata con la proclamazione di una guerra alle istituzioni, riconosciamo come rappresentanti dei cittadini quei presidianti più attivi che comunque sono anche loro all'oscuro di incontri con il Sindaco.
Allora Ramazzotti mente? Oppure a Opera è nata una nuova figura di rappresentante dei cittadini nominata dal Sindaco?
Sarebbe simpatico avere una risposta... ma non è che ci contiamo molto sul fatto che giunga.
A proposito del manifesto di cui parla Ramazzotti e che ha fatto pagare ai cittadini ed affiggere abusivamente su muri e cancelli: tante e tali infamie non le avevamo mai lette contro la popolazione operese.

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