IL SITO DEL PRESIDIO DI OPERA E' UNA CARICATURA DEI PROBLEMI LEGATI ALL'INTEGRAZIONE DEGLI IMMIGRATI NELLA SOCIETA' MODERNA.

SOTTO: LA STORIA DEL PRESIDIO DI OPERA, UN ANNO DOPO.

Dal 21 dicembre 2006 al 12 febbraio 2007 riassunta con gli articoli di giornale più significativi (spesso falsi) ed i comunicati stampa, per non dimenticare:

VERGOGNA, non possiamo permettere questo!

COMUNICATO STAMPA: PIEVE PORTO MORONE VINCE

Oggi vanno via le ultime famiglie che ancora soggiornavano alla Cascina Gandina di Pieve Porto Morone. Dopo tre mesi di presidio finalmente i pievesi potranno tirare un sospiro di sollievo e tornare ad essere padroni in casa propria. Padroni di uscire dalle proprie abitazioni senza trovarsi dinnanzi ospiti poco graditi, senza essere controllati a vista da pattuglie della polizia o dei carabinieri, senza essere invasi da centinaia di militari in tenuta antisommossa ogni volta che la gente decide di manifestare un dissenso nei confronti delle istituzioni.
Finalmente non si vedranno più quegli individui di estrema sinistra che portavano aiuti e solidarietà per apparire sui giornali. Finalmente i giornali non si occuperanno più di Pieve Porto Morone, Casoni e la Gandina. Finalmente il Ministro Ferrero non scomoderà più paroloni come pogrom, di cui forse neppure ne comprende il significato, per apostrofare gente onesta che paga le tasse e chiede di essere rispettata.
Anche noi di Opera ci siamo stati, con gli amici pievesi, ed abbiamo contribuito nel nostro piccolo a fare si che anche a Pavia, in una piccola frazione di Pieve Porto Morone, tornasse sovrana la volontà popolare.
Questa sera anche Opera sarà al presidio di Pieve Porto Morone per accertare la liberazione di Casoni.

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