IL SITO DEL PRESIDIO DI OPERA E' UNA CARICATURA DEI PROBLEMI LEGATI ALL'INTEGRAZIONE DEGLI IMMIGRATI NELLA SOCIETA' MODERNA.

SOTTO: LA STORIA DEL PRESIDIO DI OPERA, UN ANNO DOPO.

Dal 21 dicembre 2006 al 12 febbraio 2007 riassunta con gli articoli di giornale più significativi (spesso falsi) ed i comunicati stampa, per non dimenticare:

VERGOGNA, non possiamo permettere questo!

20 DICEMBRE 2006: SI COMINCIA A PARLARE DI AREA CIRCENSE PROPOSTA DA RAMAZZOTTI

Arrivano le prime prese di posizione politiche con un comunicato stampa dei consiglieri regionali leghisti:
OPERA (MI)
CECCHETTI E BONI: “NO AL CAMPO NOMADI AD OPERA”
In merito alla realizzazione di un nuovo campo nomadi sul territorio di Opera (MI), sono intervenuti il consigliere regionale della Lega Nord, Fabrizio Cecchetti e l’Assessore regionale al Territorio e Urbanistica, Davide Boni.
“La Lega Nord – afferma Fabrizio Cecchetti – si dichiara fin da subito contraria ad ogni ipotesi di realizzazione di un campo nomadi sul territorio di Opera. E’ tempo che i sindaci di sinistra e il loro Presidente della Provincia, Penati, inizino a pensare ai problemi di cittadini e la smettano di regalare soldi a persone che non li meritano e che continuano a infrangere le leggi. Auspico che la solerzia riscontrata nel caso di nomadi e extracomunitari venga riservata anche a chi risiede da sempre nel nostro territorio, rispettando la legge e pagando le tasse. I cittadini onesti non vogliono più convivere con il degrado e gli episodi di criminalità spesso legati alla presenza dei campi nomadi.” “C’è il rischio concreto - continua l’Assessore regionale Davide Boni – che, nonostante le promesse del sindaco Ramazzotti di effettuare un intervento straordinario e limitato nel tempo, il campo si trasformi in una realtà permanente, con tutti i disagi che ne conseguirebbero. Proprio con le ultime modifiche apportate alla Legge regionale per il governo del territorio, n. 12 del 2005, sono state introdotte nuove disposizioni di indirizzo per attuare una corretta e ragionata localizzazione dei campi di sosta e transito dei nomadi. L’individuazione di aree nelle quali il piano dei servizi prevede la creazione di campi di sosta o di transito dei nomadi, dovrà essere effettuata solo attraverso il consenso dei comuni limitrofi. Faccio quindi appello ai consiglieri regionali affinché procedano in tempi rapidi all’approvazione delle modifiche alla legge 12 in aula consiliare”.
INTANTO: Il livello di allarme tra la popolazione cresce ma ancora nessuno sa cosa fare poiché notizie certe non ce ne sono. Ramazzotti assicura (telefonicamente a Fusco) che non partono i lavori ma che bisogna prendersi la responsabilità di aiutare degli sfollati con un'emergenza umanitaria. Le voci sul luogo dove si potrebbe insediare il campo sono vaghe ma si parla già di Area Circense anche se il Sindaco garantisce che neppure il 21 potranno partire i lavori in quanto proprio il ventuno, alle ore sedici, avrebbe un incontro in Prefettura per discutere la questione.
Il 21 è giorno di Consiglio Comunale fissato da più di una settimana, prima che scoppiasse la questione nomadi, e quindi parte oggi il tam tam per invitare più cittadini possibile a partecipare alla seduta consiliare che riunisce l'intera Amministrazione. L'intento è quello di dissuadere il Sindaco dai suoi propositi di accoglienza facendo sentire la voce del popolo sovrano. Nella notte tra il 20 ed il 21 appaiono infatti i manifesti di Lega Nord, Alleanza Nazionale e Forza Italia che invitano la gente a partecipare al Consiglio Comunale. Anche gli sms intasano i ponti radio giungendo praticamente a tutti gli operesi.

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