IL SITO DEL PRESIDIO DI OPERA E' UNA CARICATURA DEI PROBLEMI LEGATI ALL'INTEGRAZIONE DEGLI IMMIGRATI NELLA SOCIETA' MODERNA.

SOTTO: LA STORIA DEL PRESIDIO DI OPERA, UN ANNO DOPO.

Dal 21 dicembre 2006 al 12 febbraio 2007 riassunta con gli articoli di giornale più significativi (spesso falsi) ed i comunicati stampa, per non dimenticare:

VERGOGNA, non possiamo permettere questo!

31 DICEMBRE 2006: ULTIMO DELL'ANNO AMARO PER GLI OPERESI

Fine d'anno amaro per i cittadini di Opera che hanno certamente passato le peggiori feste dall'ultimo dopoguerra ad oggi.
Giornata di assedio, quella odierna, culminata con un improvvisato capodanno al Presidio.
Come al solito cibi e bevande non mancano ed almeno un centinaio di operesi festeggiano la mezzanotte davanti al campo nomadi. C'è anche chi porta lenticchie e cotechino oltre alle decine di panettoni con cui i solidali cittadini di Opera continuano a rinpinguare le scorte di viveri
Molti arriveranno anche dopo, al ritorno da altre feste, ed il crocevia dei presidianti resta animatissimo fino all'alba quando giunge il cambio della guardia.
Allo scoccare della mezzanotte i molti agenti di pubblica sicurezza presenti al campo brindano con i manifestanti ma impediscono loro di sparare i tradizionali fuochi d'artificio troppo vicini alle tende.
I razzi ed i petardi possono essere sparati ma da dentro la rotonda che si affaccia sul presidio e, ovviamente, facendo partire i razzi in direzione delle case e delle auto degli operesi stando bene attenti a non dirigerli verso le tende.
Hanno forse rimontato ancora tende non ignifughe?
Intanto i Rom sono andati a festeggiare la notte di San Silvestro alla Caritas, l'esposizione propagandistica dei nomadi continua. In 70 brindano all'anno nuovo con Don Colmegna (a spese di chi? n.d.r.) mentre altre migliaia sono nelle baracche ed in milioni si preparano ad invadere l'Italia.
Domani Romania e Bulgaria entrano nella Comunità Europea e, mentre tutti le nazioni hanno provveduto alle moratorie che vietano la libera circolazione nei loro paesi ai nuovi membri, la solita italietta buonista e lassista li accoglierà tutti a braccia aperte.
Speriamo che sia un Buon Anno lo stesso.
A OPERA PRESIDIO DI SAN SILVESTRO CONTRO IL CAMPO NOMADI
di ALESSANDRO ASPESI su Libero
I nomadi al cenone della Caritas e loro, i manifestanti di Opera che degli zingari continuano a non volerne sapere, che festeggiano il capodanno montando la guardia al presidio. Notte di San Silvestro al limite del paradosso quella di ieri nel piccolo centro a sud di Milano. Duecento operesi, intirizziti nella nebbia e bagnati da una fitta pioggerellina hanno stappato lo champagne in quello che hanno definito un «veglione in trincea». Tra lenticchie e cotechini, panettoni e vin-broulè, il pensiero era uno solo: non allentare la pressione sul prefetto e opinione pubblica nemmeno nella notte più mondana dell'anno. «Un vero successo. continua

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