IL SITO DEL PRESIDIO DI OPERA E' UNA CARICATURA DEI PROBLEMI LEGATI ALL'INTEGRAZIONE DEGLI IMMIGRATI NELLA SOCIETA' MODERNA.

SOTTO: LA STORIA DEL PRESIDIO DI OPERA, UN ANNO DOPO.

Dal 21 dicembre 2006 al 12 febbraio 2007 riassunta con gli articoli di giornale più significativi (spesso falsi) ed i comunicati stampa, per non dimenticare:

VERGOGNA, non possiamo permettere questo!

7 FEBBRAIO 2007: FUSCO INVITA RAMAZZOTTI

Nei giorni che precedono la grande manifestazione in programma sabato 10 davanti al Comune c'è la pressante richiesta di Ettore Fusco che invita il Sindaco Alessandro Ramazzotti a prendere parte a quella manifestazione avendo così modo di rapportarsi ai suoi cittadini.
Il Sindaco dal canto suo alimenta solo tensioni e si fa largo la voce che il dieci, come ad ogni manifestazione sin qui organizzata, giungano i centri sociali a mettere a ferro e fuoco il paese.
Di solito poi non vengono, anche se questa volta la Questura mette sotto pressione il rappresentante dei presidianti cercando di non fargli fare la manifestazione, e quindi si procede nell'organizzazione dell'evento.
Fusco passa più tempo a trattare con la Questura che non al proprio lavoro, forse è una delle tante tattiche adottate per sfinire i presidianti.
Ma gli operesi resistono...
LETTERA APERTA AL SINDACO DI OPERA
Illustre Signor Sindaco,
Vorrei invitarla, con la presente, a prendere parte alla pubblica assemblea che i cittadini del presidio hanno organizzato per sabato 10 febbraio 2007 alle ore 10.00 proprio davanti al suo ufficio del Municipio di Opera in Via Dante, 12.
Come può constatare questo invito le giunge da un Gruppo Consiliare, quello della Lega Nord, che si è apertamente schierato con i cittadini che chiedono semplicemente il rispetto delle leggi ed un livello di sicurezza e legalità consono ad un Paese quale il nostro.
Voglia quindi non strumentalizzare anche questa occasione, come tutte le precedenti alle quali non ha partecipato, ricordando che i consiglieri comunali sono rappresentanti dei cittadini e che, in nome e per conto loro, agiscono nelle sedi istituzionali anche organizzando momenti di incontro.
Il suo costante tentativo di demonizzare i consiglieri Ettore Fusco e Pino Pozzoli, descrivendoli quali fomentatori di odio, ecc, ecc, appare come un’istigazione verso i cittadini ad agire al di fuori degli schemi. Cittadini che, di fatto, già in occasione dei noti disordini del 21 dicembre sono stati spinti a compiere quel deplorevole gesto all’interno dell’area circense proprio in seguito all’arroganza sua, Sindaco Alessandro Ramazzotti, e del suo vice Antonio Liguori che, anziché interpretare la protesta dei cittadini cercando di riportarla in un alveo di dialogo produttivo e, sicuramente, di reciproca comprensione, siete stati alquanto violenti nel non accettare minimamente l’ipotesi di dover ascoltare i vostri concittadini accorsi numerosi al Consiglio Comunale.
Altri consiglieri invece lo hanno fatto; quelli che lei ha invitato ad isolare in quanto fomentatori di odio, quelli che lei ha descritto uomini che strumentalizzano le paure della gente per fare carriera politica in provincia o regione.
Lei invece, Sindaco Ramazzotti, con tutti i suoi comunicati stampa e manifesti con cui tappezza Opera, ha sempre cercato di delegittimare l’operato dell’opposizione che ha affiancato la protesta, opposizione (quella di Lega ed AN) che ha aiutato, invece, i cittadini a rispettare le regole democratiche della protesta organizzando assemblee pubbliche, manifestazioni, momenti di aggregazione per i presidianti che, non lo dimentichi Signor Sindaco, sono da cinquanta giorni esposti al freddo ed alle intemperie per difendere qualcosa che loro ritengono sia fuori dalla competenza di un Sindaco a fine mandato: il proprio futuro, la sicurezza, la legalità e la dignità di uomo che lei, ci spiace doverlo constatare, a ripetutamente cercato di calpestargli.
Persino sui wc da cantiere installati dai presidianti, per i presidianti ed eventualmente le forze dell’ordine, ha saputo fare la sua ennesima brutta figura: li ha definiti intollerabili e vergognosi poiché del resto, dice lei, all’interno del campo nomadi sono già stati allestiti i servizi igienici! Lei con questa sua arroganza ha praticamente considerato quei cittadini operesi, e certamente ne ha visti almeno mille sfilare per le strade di Opera in occasione dell’ultimo corteo, dei cittadini che non hanno neppure il diritto di fare i propri bisogni in un wc, dei cittadini che hanno meno diritti degli ospiti del campo (visto che per loro li ha allestiti i servizi igienici!) in quanto sono cittadini che dissentono dalla sua scelta di ospitare una comunità Rom.
Proprio questo lei non ha capito Sindaco Ramazzotti: quei cittadini sono gli stessi che le hanno dato il 64% delle preferenze quattro anni fa, cittadini che non hanno apprezzato una sua imposizione ma che, forse, avrebbero potuto digerirla se lei non li avesse, in modo tanto irresponsabile, insultati dal 21 dicembre ad oggi accusandoli di ogni nefandezza frutto della sua fervida immaginazione e di quella dei suoi collaboratori dell’ufficio stampa cui lei affida le dichiarazioni che quotidianamente trafiggono, come lame affilate, quella stragrande maggioranza di operesi che si riconosce nel presidio fisso e nelle ragioni che lo animano da sei settimane.
Non dimentichi infine Sindaco che lei, come me, è esponente di un partito ma, al contrario di quanto fa lei nei confronti dell’opposizione, nessuno ha mai pensato di delegittimare il suo operato per la sola ragione che possiede una tessera di partito sebbene questa raffiguri, ancora oggi sotto la quercia, uno dei pochi simboli in uso che si rifanno a regimi totalitari ed antidemocratici.
La saluto cordialmente e le do appuntamento a sabato 10 febbraio alle ore 10.00 davanti alla porta del Municipio. Il megafono lo portiamo noi.
Opera, 7 febbraio 2007
Ettore Fusco

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