Il Sindaco pressa sempre più il Prefetto ed il Questore cavalcando ogni sorta di scusa, il più delle volte inventate, per mettere in cattiva luce gli operesi al presidio.
Nonostante le continue segnalazioni del primo cittadino operese risulta evidente che in Prefettura ed in Questura siano piuttosto seccati dal comportamento di un'Amministrazione che, oltretutto nel torto, non fa altro che alimentare la rabbia dei cittadini fomentando odio nei riguardi suoi e delle istituzioni.
Ma che Ramazzotti non mangi pane e volpe al mattino lo abbiamo capito da tempo...
IL SINDACO RAMAZZOTTI SCRIVE AL PREFETTO:
Egregio Signor Prefetto,
rivolgo a Lei questo pubblico appello perché in queste settimane, nelle vicende travagliate che hanno visto al centro il Comune di Opera, ho avuto modo di apprezzarne l’equilibrio e la fermezza.
Abbiamo stipulato un patto con le istituzioni del Comune e della Provincia di Milano per dare un alloggio temporaneo a trenta famiglie (in prevalenza donne e bambini) e conseguentemente, con la necessaria determinazione, ci siamo adoperati per applicarlo e farlo rispettare, garantendo legalità nella gestione del campo e sicurezza per i cittadini.
Oggi quell’accordo costituisce un’esperienza utile per il Comune di Milano nell’affrontare la difficile situazione di via Triboniano e credo che potrà essere di riferimento anche per altre città, visto che il tema dell’integrazione possibile delle comunità Rom è diventato ormai di rilevanza nazionale.
In questi giorni non facili l’Amministrazione di Opera ha lavorato per ricostruire un clima di serenità dopo l’incendio e le devastazioni della vigilia di Natale, confidando nell’impegno della Magistratura affinché coloro che si sono resi protagonisti di questi gravi episodi siano perseguiti e cercando di stemperare le tensioni e le divisioni fra quanti capiscono e condividono il valore di quest’atto umanitario, impegnandosi in iniziative positive di dialogo e di assistenza verso la comunità Rom, e coloro che non accettano questa presenza neanche per poche settimane e che hanno deciso di tenere un presidio permanente all’ingesso dell’area di accoglienza.
Pur trattandosi di una protesta che ha avuto sin dall’inizio carattere politico, animata dal protagonismo dei consiglieri della Lega e di Alleanza Nazionale, ritengo che sia giusto garantirla e che trovi spazio nelle vicinanze dell’area, non è però accettabile che, come avviene ora, riempia di striscioni la recinzione del campo e si sia trasformata in un bivacco che, di fatto, pretende di controllare l’accesso nell’area.
Un presidio, così organizzato, ha dato già luogo nei giorni scorsi a tensioni e proteste (alcune ragazze e ragazzi hanno sporto denuncia per insulti e intimidazioni) e rischia di trasmettere un’immagine distorta persino del prezioso lavoro delle Forze dell’Ordine, poiché i manifestanti rivendicano il loro ruolo fondamentale nel garantire la legalità nel campo controllandone l’accesso.
Proprio in queste ore è stata costruita, fra l’altro, senza alcuna autorizzazione, una struttura in legno che dovrebbe servire da bar e, a ridosso del campo, sono stati installati due wc chimici, di cui mi sfugge la finalità visto che nel campo, insieme alle tende, abbiamo provveduto ad installare i servizi igienici.
Giunti a questo punto, considero questa situazione intollerabile.
La correttezza che chiediamo a queste famiglie che, non dimentichiamo sono ospiti del Comune di Opera, non può essere disattesa da coloro che sino a qualche giorno fa l’avevano reclamata.
Chi pretende legalità dagli altri e giusto che sia il primo a rispettarla e a Noi, che rappresentiamo le Istituzioni, spetta il compito di garantirla nell’interesse di tutti, per questo mi permetto di rivolgermi a Lei affinché, data la sensibilità che sin qui ha manifestato e l’autorità che rappresenta, intervenga per porre fine a questa vergogna.
Distinti saluti
Il Sindaco di Opera Alessandro Ramazzotti
rivolgo a Lei questo pubblico appello perché in queste settimane, nelle vicende travagliate che hanno visto al centro il Comune di Opera, ho avuto modo di apprezzarne l’equilibrio e la fermezza.
Abbiamo stipulato un patto con le istituzioni del Comune e della Provincia di Milano per dare un alloggio temporaneo a trenta famiglie (in prevalenza donne e bambini) e conseguentemente, con la necessaria determinazione, ci siamo adoperati per applicarlo e farlo rispettare, garantendo legalità nella gestione del campo e sicurezza per i cittadini.
Oggi quell’accordo costituisce un’esperienza utile per il Comune di Milano nell’affrontare la difficile situazione di via Triboniano e credo che potrà essere di riferimento anche per altre città, visto che il tema dell’integrazione possibile delle comunità Rom è diventato ormai di rilevanza nazionale.
In questi giorni non facili l’Amministrazione di Opera ha lavorato per ricostruire un clima di serenità dopo l’incendio e le devastazioni della vigilia di Natale, confidando nell’impegno della Magistratura affinché coloro che si sono resi protagonisti di questi gravi episodi siano perseguiti e cercando di stemperare le tensioni e le divisioni fra quanti capiscono e condividono il valore di quest’atto umanitario, impegnandosi in iniziative positive di dialogo e di assistenza verso la comunità Rom, e coloro che non accettano questa presenza neanche per poche settimane e che hanno deciso di tenere un presidio permanente all’ingesso dell’area di accoglienza.
Pur trattandosi di una protesta che ha avuto sin dall’inizio carattere politico, animata dal protagonismo dei consiglieri della Lega e di Alleanza Nazionale, ritengo che sia giusto garantirla e che trovi spazio nelle vicinanze dell’area, non è però accettabile che, come avviene ora, riempia di striscioni la recinzione del campo e si sia trasformata in un bivacco che, di fatto, pretende di controllare l’accesso nell’area.
Un presidio, così organizzato, ha dato già luogo nei giorni scorsi a tensioni e proteste (alcune ragazze e ragazzi hanno sporto denuncia per insulti e intimidazioni) e rischia di trasmettere un’immagine distorta persino del prezioso lavoro delle Forze dell’Ordine, poiché i manifestanti rivendicano il loro ruolo fondamentale nel garantire la legalità nel campo controllandone l’accesso.
Proprio in queste ore è stata costruita, fra l’altro, senza alcuna autorizzazione, una struttura in legno che dovrebbe servire da bar e, a ridosso del campo, sono stati installati due wc chimici, di cui mi sfugge la finalità visto che nel campo, insieme alle tende, abbiamo provveduto ad installare i servizi igienici.
Giunti a questo punto, considero questa situazione intollerabile.
La correttezza che chiediamo a queste famiglie che, non dimentichiamo sono ospiti del Comune di Opera, non può essere disattesa da coloro che sino a qualche giorno fa l’avevano reclamata.
Chi pretende legalità dagli altri e giusto che sia il primo a rispettarla e a Noi, che rappresentiamo le Istituzioni, spetta il compito di garantirla nell’interesse di tutti, per questo mi permetto di rivolgermi a Lei affinché, data la sensibilità che sin qui ha manifestato e l’autorità che rappresenta, intervenga per porre fine a questa vergogna.
Distinti saluti
Il Sindaco di Opera Alessandro Ramazzotti
IL PRESIDIO RISPONDE:
COMUNICATO STAMPA DAL PRESIDIO FISSO DI OPERA
Il presidio fisso che si oppone all'insediamento del campo nomadi ad Opera rende noto che è stato allestito un nuovo punto di ristoro per i presidianti in sostituzione del vecchio, meno stabile e sicuro in caso di intemperie, su richiesta della Questura.
Nelle vicinanze sono stati sistemati anche due wc da campo, offerti da una azienda del settore, che servono ai presidianti ed alle forze dell'ordine presenti nell'area presidiata 24 ore su 24.
Nonostante le autorizzazioni della Questura siamo continuamente vittime della provocazione del Segretario Comunale che si presenta nell'area del presidio, accompagnato dal Comandante e da alcuni Agenti della Polizia Locale, alla continua ricerca di qualcosa che non vada come vuole l'Amministrazione (tutto!).
Il Presidio ci è stato garantito dalla Questura di Milano ed i 4 striscioni presenti sulla recinzione dell'area circense, così come la baracca costruita a ridosso della pista ciclabile, sono intoccabili, non offensivi nè tantomeno volgari.Il Sindaco di Opera ed i suoi funzionari sono alla continua ricerca dello scontro attraverso provocazioni come quelle appena descritte ed anche, in modo ancora più vile, attraverso i quotidiani comunicati stampa, piagnucolosi e deliranti, dove si finisce sempre con l'appello al Prefetto per porre fine ad un presidio pacifico di cittadini, estremamente ordinati e composti in ogni momento del giorno e della notte, accampando pretesti (oltretutto ripetuti per mancanza di episodi rilevanti) che sono frutto dell'arricchimento fantasioso di chi li stila.
Facciamo appello al Prefetto ed al Questore affinchè il Sindaco di Opera sia invitato ad un confronto civile con i suoi concittadini senza che continui a insultare la cittadinanza operese ed, in particolare, i consiglieri comunali di opposizione che appoggiano, essendo il dovere di ogni consigliere comunale, la civile protesta popolare.
Segnaliamo infine l'esposto ai Carabinieri, effettuato in data odierna dal Consigliere Ettore Fusco, in merito ad un'intervista rilasciata da una certa "Laura" che si dichiara stipendiata dal Comune di Opera per fare da intermediaria tra Rom e Amministrazione. La stessa dichiara, tra le molte invenzioni oggetto della denuncia, di aver ricevuto la richiesta da parte del Comune di non fare sapere di essere pagata, per quel che fa nel campo, dal Comune di Opera.
Nelle vicinanze sono stati sistemati anche due wc da campo, offerti da una azienda del settore, che servono ai presidianti ed alle forze dell'ordine presenti nell'area presidiata 24 ore su 24.
Nonostante le autorizzazioni della Questura siamo continuamente vittime della provocazione del Segretario Comunale che si presenta nell'area del presidio, accompagnato dal Comandante e da alcuni Agenti della Polizia Locale, alla continua ricerca di qualcosa che non vada come vuole l'Amministrazione (tutto!).
Il Presidio ci è stato garantito dalla Questura di Milano ed i 4 striscioni presenti sulla recinzione dell'area circense, così come la baracca costruita a ridosso della pista ciclabile, sono intoccabili, non offensivi nè tantomeno volgari.Il Sindaco di Opera ed i suoi funzionari sono alla continua ricerca dello scontro attraverso provocazioni come quelle appena descritte ed anche, in modo ancora più vile, attraverso i quotidiani comunicati stampa, piagnucolosi e deliranti, dove si finisce sempre con l'appello al Prefetto per porre fine ad un presidio pacifico di cittadini, estremamente ordinati e composti in ogni momento del giorno e della notte, accampando pretesti (oltretutto ripetuti per mancanza di episodi rilevanti) che sono frutto dell'arricchimento fantasioso di chi li stila.
Facciamo appello al Prefetto ed al Questore affinchè il Sindaco di Opera sia invitato ad un confronto civile con i suoi concittadini senza che continui a insultare la cittadinanza operese ed, in particolare, i consiglieri comunali di opposizione che appoggiano, essendo il dovere di ogni consigliere comunale, la civile protesta popolare.
Segnaliamo infine l'esposto ai Carabinieri, effettuato in data odierna dal Consigliere Ettore Fusco, in merito ad un'intervista rilasciata da una certa "Laura" che si dichiara stipendiata dal Comune di Opera per fare da intermediaria tra Rom e Amministrazione. La stessa dichiara, tra le molte invenzioni oggetto della denuncia, di aver ricevuto la richiesta da parte del Comune di non fare sapere di essere pagata, per quel che fa nel campo, dal Comune di Opera.
Presidio di Opera.
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