IL SITO DEL PRESIDIO DI OPERA E' UNA CARICATURA DEI PROBLEMI LEGATI ALL'INTEGRAZIONE DEGLI IMMIGRATI NELLA SOCIETA' MODERNA.

SOTTO: LA STORIA DEL PRESIDIO DI OPERA, UN ANNO DOPO.

Dal 21 dicembre 2006 al 12 febbraio 2007 riassunta con gli articoli di giornale più significativi (spesso falsi) ed i comunicati stampa, per non dimenticare:

VERGOGNA, non possiamo permettere questo!

COMUNICATO STAMPA: LA PM BARBAINI CHIEDE IL RINVIO A GIUDIZIO PER ETTORE FUSCO.

Opera, 12 ottobre 2007
Ettore Fusco è sconvolto anche dalla sola ipotesi che possa essere processato per avere detto che la solidarietà ai nomadi non è interesse dei cittadini di Opera e che il Sindaco Ramazzotti se voleva fare missioni umanitarie se le poteva fare in casa sua, con i suoi soldi.
Il leader della protesta di dicembre contro l’insediamento di un campo nomadi a Opera è stato proposto, dalla PM Laura Barbaini che ha concluso le sue indagini, per un rinvio a giudizio che prelude un processo annunciato nei confronti del Consigliere Fusco della Lega Nord reo di avere espresso le proprie idee in Consiglio Comunale. Nessuna giuria popolare potrebbe mai contestare neppure una virgola del suo discorso, in quella sede istituzionale, in cui è rimasta circoscritta la protesta dei cittadini di Opera.
Le intenzioni del leghista, messe poi in atto a partire dalle ore successive a quelle in cui ignoti avrebbero dato alle fiamme le tende nella sera del 21 dicembre del 2006, erano quelle di presidiare l’area antistante il campo in allestimento per evitare che si potesse insediare un campo nomadi senza almeno dimostrare la contrarietà della cittadinanza.
Il campo era stato voluto dal Sindaco di Milano Moratti e da quello di Opera Ramazzotti con il supporto del Presidente della Provincia Penati e del Prefetto di Milano.
Siamo indignati per come sia stata portata avanti l’indagine sottovalutando le ragioni di Fusco che è stato ascoltato dalla PM solo venerdì scorso su richiesta dei legali dell’imputato che, altrimenti, non sarebbe neppure stato sentito in merito alla vicenda.
E’ parere del Consigliere Fusco che si sia tramato alle sue spalle al fine di preconfezionare un mandante politico, con il supporto di testimonianze e relazioni agli atti processuali senza alcun fondamento di verità, ed altri otto responsabili di reati minori da indicare quali esecutori materiali del reato più odioso da digerire. Gli operesi non hanno incendiato nulla né tanto meno sono razzisti, come dai mass media sono stati dipinti per tutta la durata del presidio anti rom.
Se oggi Opera è ancora un Paese dove il livello di sicurezza è accettabile il merito va dato a quelle persone, Fusco in prima linea, che hanno creduto nel diritto all’autotutela ed alla difesa personale mediante la pacifica ma determinata protesta di piazza.
Il paese si stringe attorno al suo rappresentante confidando nella Provvidenza e nel buon senso della Magistratura.

Ufficio Stampa Lega Nord Opera.

1 commento:

Anonimo ha detto...

I want not concur on it. I regard as precise post. Particularly the appellation attracted me to review the whole story.