Ancora una volta siamo a rilevare una delle tante menzogne che i media e le istituzioni hanno sostenuto fino alla nausea per dimostrare quanto fossero stati cattivi i cittadini che hanno bruciato le tende. Ricordano, i signori delatori del popolo operese, quante volte hanno ripetuto che le tende erano ignifughe per sottolineare la premeditazione e la caparbietà con cui si era compiuto l'efferato delitto? Persino mass media e istituzioni avevano insistito su questo punto. Bene, vi cito dall'Atto di chiusura delle indagini preliminari: "..appiccava il fuoco ad almeno 6 delle 13 tende collocate nell'area di Via Marcora, fabbricate con tessuto altamente infiammabile, al solo scopo di danneggiare le strutture di proprietà della protezione civile della Provincia di Milano..". Avete notato che le tende, a quanto pare, fossero addirittura "altamente infiammabili"? La storia delle tende ingnifughe è l'ennesima menzogna in merito alla vicenda e, seppure di reato si continuerà a parlare, visto che comunque sono state danneggiate le tende della Protezione Civile (e non di Don Colmegna o dei Rom, tende nostre quindi), la posizione degli accusati cambia. Io credo, anzi, che visto il caos di quella sera, cui non ho assistito poichè mi trovavo in Consiglio Comunale, qualcuno potrebbe anche aver gettato un mozzicone di sigaretta contro una delle tende ed aver provocato il danno senza neppure l'intenzionalità di cui gli operesi sono sempre stati accusati. Tra le tante menzogne sentite, come ho sempre ribadito, chissà perchè non ho mai sentito una bugia da parte di chi non voleva i rom a Opera. Erano forse, semplicemente, onesti cittadini quelli che hanno deciso di difendere la LEGALITA' nel nostro paese? Cordiali saluti.
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