IL SITO DEL PRESIDIO DI OPERA E' UNA CARICATURA DEI PROBLEMI LEGATI ALL'INTEGRAZIONE DEGLI IMMIGRATI NELLA SOCIETA' MODERNA.

SOTTO: LA STORIA DEL PRESIDIO DI OPERA, UN ANNO DOPO.

Dal 21 dicembre 2006 al 12 febbraio 2007 riassunta con gli articoli di giornale più significativi (spesso falsi) ed i comunicati stampa, per non dimenticare:

VERGOGNA, non possiamo permettere questo!

"Il consigliere della Lega Ettore Fusco, in attesa del rinvio a giudizio per istigazione a delinquere, è a piede libero."

Con questa frase, tratta da il Manifesto del 27 luglio, si conclude l'articolo che annuncia la notizia relativa alla chiusura delle indagini preliminari. Non vado a vedere cosa scrivono di Caruso, i pennivendoli di sinistra, per non pentirmi della libertà di stampa. L'immagine, invece, è stata presa da uno dei tanti siti comunisti ed antifascisti che hanno dovuto trattare Opera come una questione di razzismo. Sono finiti i tempi degli ideali... oggi il proletariato rivoluzionario si occupa solo di rom, immigrati clandestini e dimentica la classe operaia. Il futuro del proletariato e quindi la ninfa vitale per il tesseramento alla triplice, in particolare alla CGIL, sono proprio i diseredati del mondo. La rincorsa a chi finge di essere più vicino ai loro bisogni è cominciata. I sindacati ne hanno di esperienza in questo campo.

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