IL SITO DEL PRESIDIO DI OPERA E' UNA CARICATURA DEI PROBLEMI LEGATI ALL'INTEGRAZIONE DEGLI IMMIGRATI NELLA SOCIETA' MODERNA.

SOTTO: LA STORIA DEL PRESIDIO DI OPERA, UN ANNO DOPO.

Dal 21 dicembre 2006 al 12 febbraio 2007 riassunta con gli articoli di giornale più significativi (spesso falsi) ed i comunicati stampa, per non dimenticare:

VERGOGNA, non possiamo permettere questo!

8 FEBBRAIO 2007: NEL CINQUANTESIMO GIORNO DI PRESIDIO RIFONDAZIONE COMUNISTA PORTA OPERA IN PARLAMENTO

Nel giorno in cui i presidianti celebrano i primi 50 giorni di picchetto, all'area circense, alcuni parlamentari dell'estrema sinistra che forse hanno abbandonato la tutela dei lavoratori per passare al sostegno alle categorie (i rom ad esempio) che danno lavoro alle cooperative sociali ed ai militanti di rifondazione comunista, presentano un'interrogazione parlamentare.
Mentre gli operesi trascorrono una giornata tranquilla ed una serata affollatissima per la FESTA DELLA SALAMELLA che segna la fine dei primi cinquanta giorni di sacrificio dei cittadini, qualcuno come al solito lavora contro di noi... e sono sempre gli estremisti. Oltre al Sindaco ovviamente.
Sui fatti di Opera
giovedì 8 febbraio 2007.
I sottoscritti Deputati interrogano il Ministro degli Interni
Per sapere, premesso che:
* nella serata tra il 21 ed 22 dicembre 2006 una manifestazione organizzata contro l’insediamento temporaneo di alcune famiglie rom nel territorio del Comune di Opera ha impedito, con la forza, lo svolgimento del Consiglio Comunale e si è conclusa con l’incendio e il danneggiamento delle strutture allestite.
* L’urgenza della localizzazione provvisoria si è manifestata a seguito serata del 14 dicembre 2006 fa eseguire uno sgombero forzato di un campo sito in via Ripamonti nella periferia sud di Milano sul quale da tempo insiste un progetto di inserimento sociale della Casa della Carità, struttura di volontariato per l’integrazione sociale.
* A seguito di tale sgombero è stato fatta richiesta al comune di Opera di accogliere momentaneamente, fino al 31 marzo 2007, entro i propri confini le famiglie che altrimenti non avrebbero trovato nessuna collocazione per passare l’inverno.
* Il giorno 21 dicembre 2006 presso la Prefettura di Milano è stato siglato un protocollo di intesa tra Prefettura, Provincia di Milano, Comune di Milano e Comune di Opera affinché, come indicato, venisse dato temporaneo rifugio ai cittadini romeni sgomberati, e successivamente fosse individuata un’area fuori dai confini del Comune di Opera più idonea per una sistemazione definitiva.
* Dal giorno 23 dicembre 2006 insiste un presidio abusivo permanente, tutt’ora “operante”, di fronte all’unica entrata del campo, presto ricostruito, creando un clima di tensione e di intimidazione nei confronti delle famiglie rom presenti nella struttura e nei confronti degli operatori e dei volontari che in esso operano mediante grida, insulti ed aggressioni fisiche dirette.
* A dette manifestazione hanno costantemente partecipato esponenti e rappresentanti istituzionali di partiti del centrodestra
* Sono annunciate nel prossimo futuro analoghe manifestazioni
quali atti ufficiali sono stati compiuti dalla Prefettura di Milano e dall’autorità di Pubblica sicurezza nelle circostanze dei fatti intercorsi nei giorni 22 e 23 dicembre 2006 e quali misure di tutela siano state predisposte per tutelare quella parte della cittadinanza che quotidianamente si dirige nella stessa area per portare solidarietà alle famiglie romene oggetto di quotidiani insulti e minacce da parte di un ristrettissimo gruppo di soggetti che compone il presidio abusivo posto come ostacolo all’unica entrata del campo;
quali misure siano state adottate e quali eventualmente si intendano altresì predisporre perché venga garantito il buon esito del protocollo di intesa firmato in Prefettura il 21 dicembre 2006 tra gli enti locali e la Prefettura e quali misure per garantire nel frattempo il libero e sereno accesso alla struttura d’accoglienza temporanea per le famiglie rom a tutti coloro che vi operano o vi vivono all’interno;
se risponda al vero, in base alle informazioni in possesso del Ministro, la presenza all’interno dello stesso presidio e delle annunciate iniziative di noti esponenti dell’estremismo di destra più volte coinvolti in fatti criminosi di matrice razzista.
Daniele Farina, Augusto Rocchi, Graziella Mascia, Ezio Locatelli (rifondazione comunista).

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